martedì 25 dicembre 2007

E' Natale...


E' inutile che scriva un post nel quale spieghi cosa sia il Natale...lo sappiamo tutti anche se poi, puntualmente, ogni anno ce ne dimentichiamo il vero significato.

E' inutile che scriva un post nel quale enumeri i miei numerosissimi desideri, buoni propositi...ho troppi difetti e troppe poche qualità perchè i desideri diventino realtà ed i buoni propositi si trasformino in traguardi raggiunti, in piacevoli certezze.

Eppure ogni anno ci penso, ogni anno mi fermo...ogni anno ci credo.

Buon Natale a tutti.

Danilo.

domenica 23 dicembre 2007

Anche tu come me

Questo odore d'aria
e' il letto in cui mi sveglio
insieme a te
terra di lenzuola e carne
e terra inquieta intorno a noi
Sai di gesti anche tu
anche tu come me
che improvvisi sui desideri
sai di questo anche tu
E mi sorprendo a respirare sul tuo viso
prima che il giorno se lo porti via
e mi sorprendo a respirare il tuo sorriso
prima che il giorno me lo porti via
Il tuo odore e' l'aria
e' il letto in cui mi perdo insieme a te
giu' dalle tue ciglia
e il tempo di lasciarci e' gia' tra noi
Sai di questo anche tu
anche tu come me
che mi sorprendi a respirare sul tuo viso
prima che il giorno se lo porti via
e mi sorprendi a respirare il tuo sorriso
prima che il giorno me lo porti via
Sai di questo anche tu
anche tu come me
che mi sorprendi a respirare sul tuo viso
prima che il giorno se lo porti via
e mi sorprendo a respirare il tuo sorriso
prima che il giorno me lo porti via
e mi sorprendo a scivolare sul tuo viso
prima che il giorno me lo porti via
e mi sorprendo a respirare il tuo sorriso
prima che il giorno me lo porti via..me lo porti via...

venerdì 21 dicembre 2007

Chi trova un amico...


Ieri ho conosciuto una persona..in realtà lo conosco da due anni...che peccato...tutto il tempo passato, il tempo triste, il tempo perso...ma ieri no..ed oggi, forse, due persone, sono più vicine...speciali.

sabato 15 dicembre 2007

Solitudine...


Oggi è sabato sera...e sono molto confuso, triste.Non ho molte persone che mi girano intorno..sono un figlio unico e forse amo di più la solitudine perchè ci sono abituato...ma è una bugia..io ho paura di restare solo, di sentirmi solo, di essere solo...Dicevo?Ah si..di questa sera...La verità è che io sono solo: i miei amici più cari sn partiti, le persone importanti se ne sono andate..chi è restato?dice di volermi bene...ma poi ognuno pensa per se..è questa la verità:ci si relaziona agli altri in funzione dei propri bisogni, di se stessi...nonostante le doverose smentite d' ufficio..lo faccio anche io a volte, forse...ma è una consolazione magra questa sera, magrissima.
Intanto..ascolto questa canzone...

Vorrei imparare dal vento a respirare
dalla pioggia a cadere
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare
e avere la pazienza delle onde
di andare e venire
ricominciare a fluire..
Un aereo passa veloce
e io mi fermo a pensare
a tutti quelli che partono
scappano
o sono sospesi
per giorni
mesi
anni
in cui ti senti come uno che si è perso
tra obiettivi ogni volta più grandi..
Succede perché
in un instante
tutto il resto
diventa invisibile
privo di senso
e irraggiungibile per me..
succede perché
fingo
che va sempre tutto bene
ma non lo penso
in fondo..
Torneremo ad avere più tempo
e a camminare per le strade che abbiamo scelto
che a volte fanno male
per avere la pazienza delle onde
di andare e venire
e non riesci a capire..
Succede perché
in un instante tutto il resto
diventa invisibile
privo di senso
e irraggiungibile per me..
succede anche se il vento
porta tutto via con se
vivendo...ricominciare a fluire..ricominciare a fluire..ricominciare a fluire..ricominciare a fluire...

martedì 11 dicembre 2007

Notturno...


C'è tempo domani

Per tutte queste idee

Per chi parte o rimane

Seguendo le maree

Io adesso ho bisogno

Di bagnarmi il viso

Nell'umido autunno

Che scende all'improvviso

C'è tempo domani

Per la velocità

Di questa esistenza

Che sogni più non ha adesso

Vorrei solamente credere a un istante

In un treno notturno

Che scavalchi il blu

Di questa mia notte

Irraggiungibile

Che porti pensieri

Invisibile

Esattamente come

Io non so più

Però

Dovunque fossi

Tu..

E può essere lieve la malinconia

È come la pioggia

Che cade in questa via, lo sai

Lo sai non ricordo

Quanti anni avrai

Avrai gli anni di allora

E cambiare non potrai ancora

C'è tempo domani

Per questa vita mia

E domani, domani

Che cosa vuoi che sia

Adesso Vorrei solamente riuscire a liberare

Un aereo notturno

Che scivoli sul blu

Di questa mia notte

Irraggiungibile

Che porti pensieri

Invisibile

Esattamente come

Io non so più

Però

Dovunque fossi

Tu.

venerdì 30 novembre 2007

La paura del "DIVERSO"


In Italia puoi uccidere un gay e dopo due giorni sei di nuovo a casa, anche se l’uomo che hai ucciso è tuo figlio e dunque cè pure la terribile aggravante del legame familiare. È quello che è successo a Monza, dove Flavio Vescovini, 57enne in pensione, ha ucciso con 12 colpi di revolver il figlio Gabriele di 29 anni. Lo ha inseguito per tutta la casa, lo ha raggiunto in bagno, gli ha sparato nella doccia..Dopo due giorni, nonostante una richiesta di custodia cautelare avanzata dal pm, il gip ha deciso di scarcerarlo perché non è più pericoloso (forse il giudice ha pensato che ha altri figli, ma probabilmente non sono omosessuali. ..da qui la non pericolosità...)
L’assassinio risale a domenica e in un primo momento sembrava che il padre avesse ucciso il figlio per liberare la famiglia da un incubo, si parlava di “figlio malato”, “difficile”, tanto che a leggere certi giornali sembrava quasi che la vittima di tutta la vicenda fosse “il povero padre”. Eppure da subito era emerso che il giovane non aveva mai aggredito fisicamente i genitori...
Adesso gli psicologi e i medici che avevano avuto in cura il ragazzo hanno chiarito che per lui erano stati esclusi problemi psichiatrici: l’unico conflitto derivava dal rapporto difficile con il padre, cui Gabriele non riusciva a rivelare la propria omosessualità. Omofobia subita oppure omofobia interiorizzata..chissà.Nel raccontare il delitto, Flavio Vescovini ha fatto l'elenco di cose, comportamenti e abitudini che non aveva digerito e men che meno metabolizzato: per dire, a settembre, Gabriele, dopo un periodo di lavoro negli Stati Uniti per la Disney, era rimpatriato "e io avevo dovuto saldare con il Consolato italiano le spese per il viaggio". Motivi veri? O frasi per spiegare, addirittura legittimarsi, finanche cercare comprensione per un raptus esploso su quella parola — omosessualità — che, dal rientro dall'America, aveva ricominciato ad ascoltare e che Gabriele, con ostinazione e disperazione, gli ripeteva?Forse nn lo sapremo mai...
Per domani, l'Arcigay vuole organizzare un sit-in di protesta fuori dal Tribunale di Monza. ..servirà a sensibilizzare l' opinione di tutti quelli che, in fondo, la pensano come il padre del ragazzo?...Altro che “malato” o “difficile”: Gabriele purtroppo non riusciva a vivere la propria vita serenamente...quello che mi chiedo è perché tornasse a casa dai genitori e non se ne andasse a vivere per conto proprio, libero da ogni gretto e meschino condizionamento...
Se poi penso che adesso per di più l’assassino è stato scarcerato...e che la moglie (nonchè madre di Gabriele) se lè pure ripreso in casa...Come dicono alcuni? Meglio morto che frocio. Ecco…

giovedì 15 novembre 2007

TOGETHER

Un anno..un anno bello, triste, emozionante, rabbioso, intenso, vero...un anno insieme.

mercoledì 14 novembre 2007

Gabriele Sandri...

Oltre 5mila persone sono accorse oggi a Roma nella chiesa Pio X, alla Balduina, per partecipare ai funerali di Gabriele Sandri, ragazzo ucciso domenica sulla A1 da un colpo di pistola esploso da un poliziotto.Un grande striscione preparato dai tifosi chiede "Giustizia per Gabriele", mentre don Paolo Tammi si rivolge alle istituzioni: "Facciano la loro parte per arrivare alla verità".
''Stiamo vivendo una situazione allucinante, cosa avesse fatto Gabriele per non vivere più ancora non lo si capisce. E' un dolore forte, lancinante e non c'è ragione al mondo che lo spieghi. Qui ci sono persone arrabbiate, angosciate e deluse. Non si poteva evitare tutto questo?'', si è chiesto don Tammi. "Chiediamo giustizia, verità e presto. E lo chiediamo alle istituzioni qui presenti. Chiediamo di fare presto perché poi verrà piano piano anche il perdono''. Il parroco ha anche rivolto ai tantissimi presenti un appello esplicito: "Stiamo più in pace che possiamo. Il calcio con questa tragedia c'entra ben poco. E' vero, nel calcio c'è del malato, ma per Gabriele era un pezzo di vita. Gabriele non era un violento, era mite, sereno. E per questo mi rivolgo a voi giovani...non fate più violenza. Se vogliamo un mondo più giusto usciamo da qui pregando. Questo avrebbe voluto Gabriele''...
Come si puo' commentare una morte senza senso...resa ancora piu' triste dal comportamento tenuto da alcune frange estreme di "tifosi" : l'abbiamo letto e visto tutti...disordine, violenza...e ancora, ancora...stupida violenza...

venerdì 9 novembre 2007

BATTIATO vs TARANTINO

Battiato in occasione della presentazione del suo ultimo film "Niente è come sembra" ha sparato a zero contro Tarantino. "Tarantino sostiene che il cinema italiano fa schifo? Io penso lo stesso di lui.Non ho preconcetti nei confronti di alcun genere cinematografico, ma di sicuro non mi piace il suo trash. Rigiro al mittente il commento che Tarantino ha fatto sul cinema italiano".
Battiato ha poi spiegato che la sua ultima creatura "definisce una trilogia ancora aperta. Resta centrale per me discutere dell'esistenza: un tema complesso perché la vita è complessa. Solo chi non ha coscienza di sè e della verità della propria vita, può ritenere che esistere sia una cazzata, una passeggata tranquilla".
Una "gestazione" di due anni e solo quattro settimane di lavorazione sul set: questi i tempi di "Niente è come sembra". "Ho girato il film tra Catania, l'Etna, nella mia ex casa di Milo e a Milano. Dopo un lungo periodo di "gestazione" sono stato velocissimo nel mio lavoro di regista: quando si sa quello che si vuole dagli attori non si perde tempo". Nel film recitano, tra gli altri, Giulio Brogi, Pamela Villoresi, Chiara Conti, Alejandro Jodorowski e Sonia Bergamasco.
Il film racconta la storia di Giulio Varga, insegnante di antropologia culturale che, per riprendere una "festa del fuoco" di origini precristiane in un piccolo villaggio del centro-sud, si perde in un bosco. Trova ospitalita' in una casa dove viene coinvolto in una serrata discussione sull'esistenza e la spiritualità...
Come possiamo leggere il tema non è certo dei piu' "leggeri"...io adoro Battiato...come cantante e come artista...e certamente l' Arte è qualcosa di soggettivo, di non assoluto...ma mi permetto una piccola critica: un artista come lui, piuttosto che "demolire" Tarantino che, pur a modo suo, porta avanti idee, innovazioni...Arte...dovrebbe, come si suol dire...pensare al proprio orticello...vada per "Perduto Amor", opera prima ed in quanto tale migliorabile...ma l' indimenticato "Musikanten"...ne vogliamo parlare??? Dai Franco...datti da fare...prometto che andrò a vedere il tuo nuovo film con lo stesso ardore col quale compro i tuoi dischi...però tu, stavolta...non deludermi!

martedì 6 novembre 2007

Un pensiero per Dario Nicosia...

Oggi seguendo una parte della trasmissione "ricomincio da qui" di Alda D' Eusanio, ho sentito pronunciare il nome e raccontare la vicenda di Dario Nicosia...tempo fa appresi la notizia della morte di questo giovane ragazzo di Vittoria, causata da un incidente automobilistico nel quale persero la vita anche alcuni suoi amici...passivamente, e lo dico vergognandomene...perchè è in questa maniera che il più delle volte le notizie vengono ascoltate alla televisione o lette, sui giornali...
Mi ripeterò...ma mi vergogno per la mia superficialità, per non essermi fermato a riflettere...adesso, con ritardo forse ma nella maniera più profonda, sincera...il mio pensiero ed il mio cuore sono rivolti alla memoria di un ragazzo che si non conoscevo, certo...ma che se n' è andato troppo presto...ai suoi splendidi genitori che tanto stanno facendo per evitare che tragiche fatalità come questa abbiano a ripetersi...ed alla famiglia tutta...
Danilo.

martedì 30 ottobre 2007

Carmine Scalzi


Permettetemi un piccolo post "ad personam" su un artista che apprezzo moltissimo, ovvero Carmine Scalzi. Carmine è un uomo di trent' anni nato nel sud, più precisamente a Catanzaro. Ho conosciuto "virtualmente" questo artista seguendo talvolta Vivere, la soap ambientata a Como ed in onda su Canale5: il personaggio da lui interpretato, ovvero Christian De Martini, è uscito di scena alla fine dell' estate appena trascorsa, ma la sua presenza sul set si è fatta notare in quanto, a parere mio e di chi conosce a fondo questo artista, Carmine è definitivamente un ottimo attore. Prova evidente è l' essere riuscito a rendere alla perfezione un personaggio tormentato, in continuo conflitto, personaggio in un certo senso "epico": positivo, dai valori profondi e ben radicati, ma con un passato doloroso, triste per l' assenza della figura di un padre che odia ma di cui in fondo ha bisogno..un passato che Christian riuscirà a superare grazie alla scoperta di un amore profondo, contrastato...vero.
Ma Carmine non è solo Vivere: laureato in Giurisprudenza a Bologna, ha superato gli esami di avvocato ed ha frequentato a Roma un corso di Magistratura dedicandosi contemporaneamente a corsi di recitazione, ottenendo alla fine di questo intenso periodo di preparazione un ruolo da protagonista nella fiction "Interno 4" diretta da David Bellini e prodotta per Sky, ed una parte nel film del 1996 "La frontiera" di Franco Giraldi, oltre a spettacoli teatrali sui palcoscenici della sua città di adozione.
Ma come dicevo nell' introduzione, Carmine è un artista vero, completo ed in quanto tale ama l' arte completamente, in ogni sua forma.
Scrive pezzi teatrali, tra le sue passioni possono annoverarsi il disegno e la fumettistica, espressioni d' arte alle quali si applica con costanza e dedizione, ha una preparazione da musicista completo (studi di pianoforte per oiù di dieci anni, suona anche basso, chitarra, violino), Carmine è anche un ottimo cantante (anzi cantautore dato che è lui stesso a scrivere i testi) prima come leader della band bolognese NUXS, dal 2004 come solista...
Che altro posso aggiungere? penso di aver detto abbastanza e spero essere stato il piu' esauriente e corretto possibile!
Di seguito, posto alcuni links per coloro i quali volessero conoscere più approfonditamente il mondo di questo artista giovane, completo e sensibile.

lunedì 29 ottobre 2007

La solitudine di Loredana...


SOLITUDINI

Io che vivo sempre
sola in città,
tra la gente che
corre e non sa perchè...
tra una luce accesa
e un cavalcavia
scivola da sola questa vita...
che non è più mia.
Solitudini
aprono il cuore
a chi non ce l'ha.
Solitudini
danno emozioni
a chi non ne ha.
Ma io non so cos'è
che non va dentro me...
Ma io non so perchè
resto qua sola senza te,
senza te...
Io che vivo sempre
sulla stessa via,
tra vecchi ricordi
e una dolce melodia,
tra i pensieri che
fanno compagnia
spiegano perchè...
io non posso più andare via.
Solitudini
aprono il cuore
a chi non ce l'ha.
Solitudini
danno emozioni
a chi non ne ha.
Ma io non so cos'è
che non va dentro me...
Ma io non so perchè
resto qua sola,
sola senza te,
più senza te...
Solitudini
Solitudini....

Loredana Berte' ha dato in escandescenze. Ieri mattina ha accusato una forte sciatalgia, al punto che il personale dell'albergo che la ospita, l'hotel Aldrovandi ai Parioli, preoccupato, ha chiamato il personale sanitario attraverso il 118. All'arrivo dei medici la cantante si è barricata nella stanza urlando e rifiutandosi di aprire a chiunque:così sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco nel timore che la Bertè, la quale tra le urla minacciava il suicidio, potesse compiere questo gesto estremo. . Data la delicata situazione è così arrivato anche il suo amico di sempre, Renato Zero, che più volte in passato ha tolto Loredana dai guai. Alla fine i Vigili del Fuoco hanno aperto la porta della stanza con la chiave di servizio, un medico l'ha visitata e poi la cantante ha lasciato l'albergo. Tutto chiarito, ma lo spavento è stato tanto...
Tutti più o meno sappiamo chi è Lordana Bertè, tutti conosciamo canzoni come "Sei bellissima", "Non sono una signora", "Il mare d' inverno", la sua storia, i suoi eccessi…ma la Bertè è molto di più che i capricci di una presunta pazza, sempre incazzata con gli altri, col mondo…Loredana è un’ artista vera, che scrive canzoni bellissime, in cui spiega tutto il suo disagio…che non merita la superficialità di un occhio indiscreto, quello nostro, che non può conoscerla davvero, a fondo e senza pregiudizi. Sei stata, sei e sarai sempre una grande…non perderti.

domenica 28 ottobre 2007

Autunno...


Oggi mi sento alquanto stordito...in affanno...sarà che ieri ho fatto le ore piccole, sarà che le ore piccole non hanno aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già non sapessi....o semplicemente sarà il cambiamento d' ora che, come ogni autunno, mi fiacca ogni residua forma di energia...?
Il punto è che in questo periodo più che le energie mi manca soprattutto quella magica certezza che molti di noi hanno...e che si chiama Speranza...
Che fine avrà fatto nel mio caso? che mi abbia abbandonato per tanti anni? e perchè lo avrebbe fatto?...
So solo che vorrei tanto ritrovarla, assieme ad una serenità che, anch' essa...non cè più.

sabato 27 ottobre 2007

Fabrizio De Andrè La canzone dell' Amore perduto


Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

Ci sono giorni come questi in cui mi fermo a pensare...i sentimenti che cambiano, le persone lontane e che mi mancano, quelle che non ci sono più...La mancanza di qualcosa o qualcuno è una costante della mia vita...mi faccio forza, e continuo, affannosamente...ad andare, avanti.

venerdì 26 ottobre 2007

Denise, la madre si incatena, poi viene ricevuta al Quirinale


Oggi è il giorno del settimo compleanno di Denise Pipitone. La madre della bambina scomparsa tre anni fa a Mazara del Vallo (Trapani), ha iniziato una nuova protesta. Piera Maggio si è infatti simbolicamente incatenata a una panchina davanti al Quirinale a Roma e ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere di essere ricevuta da esponenti delle istituzioni. Poco dopo la donna è stata ricevuta al Quirinale dal prefetto Ruffo.
Piera Maggio ha chiesto la revisione della legge sui sequestri di persona perché, ha detto "è una legge ridicola in quanto considera il reato non grave.Ho chiesto di sapere che fine ha fatto mia figlia Denise che oggi compie 7 anni e che da tre anni manca da casa" ha detto Piera Maggio dopo essere stata ricevuta al Quirinale per un colloquio con il prefetto Alberto Ruffo, "ho consegnato dei documenti per cercare di rivedere la figura del reato di sequestro di minori che, attualmente, in Italia non esiste, non permettendo quindi agli inquirenti di poter usare misure coercitive contro le persone che commettono questi fatti". La Maggio, al termine dell'incontro, ha annunciato di sospendere lo sciopero della fame in attesa di una risposta concreta da parte delle istituzioni. La mamma della bambina si è detta comunque pronta a nuove azioni se la sua voce non verrà ascoltata. "Fino ad ora non ho avuto nessuna soddisfazione, io oltre alle parole ora vorrei i fatti - ha aggiunto - e spero tanto che mi ascoltino non solo per Denise, perché questa legge vale per tutti i bambini scomparsi. Ho già presentato con il mio legale nel novembre 2006 al ministro di Grazia e Giustizia la stessa identica proposta. Denise oggi è parte di un numero e basta, noi genitori vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri figli. Non si puo' restare nell'oblio per così tanto, troppo tempo". Contemporaneamente, a Mazara del Vallo, il paese di Denise, alcuni bambini della scuola "Luigi Pirandello" hanno organizzato una manifestazione...
Come non potrei ricordare la sfortunata vicenda di questa bimba sfortunata, scomparsa ormai più di tre anni fa...immagino il dolore della mamma, un dolore così profondo da renderla capace di lottare con dignità e coraggio, fino ad oggi, per scoprire la verità sulla figlia, dando al contempo voce a tutti ai troppi bambini che ogni anno spariscono in Italia.

giovedì 25 ottobre 2007

Caso Calipari, prosciolto Lozano


Oggi la terza Corte d’Assise di Roma ha dichiarato il difetto di giurisdizione e disposto il non luogo a procedere per Mario Lozano, l’ex soldato Usa che il 4 marzo 2005 uccise Nicola Calipari a Bagdad. Lozano era imputato per l’omicidio di Calipari e per il tentato omicidio della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena e del maggiore dei carabiniri Andrea Carpani. La decisione è stata presa dal collegio presieduto da Angelo Gargani dopo una camera di consiglio durata più di due ore. Il pronunciamento della Corte ha quindi posto fine al processo a Lozano, mai comparso davanti all’autorità giudiziaria italiana, per omicidio volontario.
La Corte di Assise, in particolare, ha deciso sulla base di un’eccezione sollevata dall’avvocato Alberto Biffani, difensore dell’imputato, il quale rivendicava la carenza di giurisdizione dell’Italia a processare l’ex soldato che il 4 marzo 2005, sulla Irish Route, fece fuoco sulla Toyota che stava conducendo all’aeroporto Nicola Calipari, l’inviata del Manifesto Giuliana Sgrena e l’agente del Sismi Andrea Carpani. La Corte, quindi, ha accolto le argomentazioni dell’avvocato Biffani il quale, tra l’altro, sosteneva il difetto di giurisdizione alla luce dell’adesione dell’Italia ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza secondo la quale tutto il personale della coalizione che opera in Iraq è sottoposto alla giurisdizione dello Stato di invio.
"E' stata premiata l'arroganza americana che non voleva questo processo". Così Giuliana Sgrena, l’inviata del Manifesto ferita il 4 marzo 2005 a Baghdad nella sparatoria culminata nella morte di Nicola Calipari, ha commentato la decisione della terza Corte di Assise di Roma: "È una decisione incredibile e inconcepibile - ha aggiunto la giornalista - non si vuole fare giustizia per Calipari, celebrato come un eroe quando è tornato in Italia in una bara, e sacrificato a biechi fini di diplomazia internazionale. L’ Italia non vuole capire cosa sia successo". "A Lozano non ho nulla da dire - ha concluso Sgrena - vorrei conoscere la verità e solo lui poteva dircela. L’Italia ha perso la sua sovranità"...e come dare torto alla Sgrena?...sarà pur vera la necessarietà del rispetto di leggi, regolamenti, direttive etc etc...ma certo con questa decisione presa, tra l' altro, in contumacia dell' imputato, la terza Corte d' Assise di Roma è riuscita nell' odioso intento di sporcare, uccidere ancora una volta Nicola Calipari, la sua professionalità, la sua dedizione verso lo Stato, la sua memoria...offendendo in maniera insensata e gratuita le persone che lo hanno conosciuto, i suoi colleghi..ma soprattutto la sua famiglia...quanto successo oggi è davvero una vergogna per il nostro paese.

"Il Capo dei Capi" su Canale5 e considerazioni personali...


L' attore palermitano Claudio Gioè è Riina su Canale5: "Storia controversa e complicata. Il clima sul set, però, ha fatto la differenza: è stato davvero straordinario e collaborativo". A parlare è lo stesso Claudio,che interpreta Totò Riina nella fiction Il capo dei capi in sei puntate in onda su Canale5 da giovedì 25 ottobre. Nel cast anche Simona Cavallari e Daniele Liotti (Biagio Schiro,personaggio "inventato" per scopi narrativi di fiction).
Liotti dà il volto a un giovane siciliano che diventa poliziotto e si ribella all'ascesa di Riina a Corleone. "Un'esperienza bellissima sia dal punto di vista artistico che umano", racconta l'attore. "Ho avuto l'opportunità di prendere coscienza dei fatti accaduti, che in precedenza mi avevano solo sfiorato. Mi sono molto emozionato a recitare (con la cadenza siciliana) nelle vesti di Biagio, un personaggio che rimarrà nel mio cuore e che mi ha anche arricchito sotto il profilo professionale ma, soprattutto, sotto quello strettamente personale".
"Mi sono preparato con cura e lavorare con i miei meravigliosi colleghi mi ha aiutato molto", continua Liotti. "Devo ringraziare anche la troupe e le maestranze che hanno lavorato in modo incredibile. Silenzio e rispetto hanno poi accompagnato ogni scena del film". Sono molti i momenti toccanti della storia. Gioè ne ricorda uno in particolare:"Quando abbiamo dovuto gioire, da mafiosi, nella scena dell'annuncio della morte di Falcone un brivido ci è corso lungo la schiena, non è stato facile".
Liotti ha ancora davanti agli occhi la scena con l' attrice Simona Cavallari (Teresa, già nota ai più attenti soprattutto per la sua partecipazione allo sceneggiato "La Piovra 4", diretta da Luigi Perelli). Liotti racconta "Mi è rimasta ancora impressa. Teresa non vuole sposare Biagio perché ha fatto la scelta di combattere la mafia e lo addita come sbirro. Il momento drammatico era forte ed alcune persone dello staff che hanno assistito alla scena hanno applaudito istintivamente. E' stato emozionante". L'intenzione è quella di raccontare e "provare a comprendere la quotidiana banalità del male, ma anche la sua profonda capacità di seduzione, comunque sempre facendo attenzione a che questa non diventi per il pubblico una fascinazione". Così Claudio Fava racconta la fiction dedicata alla storia, l'ascesa e la caduta di Riina prodotta dalla Taodue per Mediaset. Fava è autore della serie con Stefano Bises, Domenico Starnone e con la collaborazione di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo...
Quanto riportato sopra mi porta a svariate considerazioni, le quali si riassumono emblematicamente in una notizia appresa da poco, riguardante un fatto di cronaca "nera" che vede protagonista la mia città, Catania....infatti giusto ieri la Procura ha fatto luce su un caso di "lupara bianca, avvenuto nell'89, individuando movente e sicari dell'omicidio. A diciotto anni dalla scomparsa di un ventenne sono stati arrestati i presunti esecutori del delitto, anche se il cadavere della vittima non è stato ancora trovato. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla squadra mobile della Questura di Catania, che ha svolto le indagini. Secondo quanto si è appreso l'omicidio sarebbe maturato nell'ambito di ambienti della criminalità organizzata. Aveva deciso di collaborare con la giustizia e per questo il suo clan ne decise l'eliminazione. Non sapendo dove si nascondesse, la cosca utilizzò la madre e la sorella per scovarlo e convincerlo ad uscire di casa. È la dinamica dell'uccisione di Sebastiano Mazzeo, nipote del boss Santo Mazzei, capo della 'famiglia' dei Carcagnusi di Catania, assassinato a ventuno anni nel 1989 dai suoi stessi affiliati...come dire quando la realtà supera, tristemente...la fantasia, seppur verosimile, delle storie raccontate sui libri, viste in televisione...purtroppo.

mercoledì 24 ottobre 2007

Il PRIMO e STORICO post :-)

Innanzitutto...ciao a tutti!.
E' la prima volta che mi avventuro in un impresa del genere...il perchè?...chissà...

Forse la voglia di lasciare un segno della mia presenza, della mia vita e delle sue vicissitudini, belle e brutte...

Ancora...può trattarsi del voler condividere con gli alitri, conosciuti e no, la mia quotidianità fatta di tante cose...cose semplici eppure straordinarie...

Infine...la volontà di raccontare quanto è importante, bello avere opinioni, confrontarsi, innamorarsi, litigare...adesso il difficile sarà riuscire a tradurre queste volontà in un blog...nel MIO blog, finalmente!

Un bacio!