martedì 30 ottobre 2007

Carmine Scalzi


Permettetemi un piccolo post "ad personam" su un artista che apprezzo moltissimo, ovvero Carmine Scalzi. Carmine è un uomo di trent' anni nato nel sud, più precisamente a Catanzaro. Ho conosciuto "virtualmente" questo artista seguendo talvolta Vivere, la soap ambientata a Como ed in onda su Canale5: il personaggio da lui interpretato, ovvero Christian De Martini, è uscito di scena alla fine dell' estate appena trascorsa, ma la sua presenza sul set si è fatta notare in quanto, a parere mio e di chi conosce a fondo questo artista, Carmine è definitivamente un ottimo attore. Prova evidente è l' essere riuscito a rendere alla perfezione un personaggio tormentato, in continuo conflitto, personaggio in un certo senso "epico": positivo, dai valori profondi e ben radicati, ma con un passato doloroso, triste per l' assenza della figura di un padre che odia ma di cui in fondo ha bisogno..un passato che Christian riuscirà a superare grazie alla scoperta di un amore profondo, contrastato...vero.
Ma Carmine non è solo Vivere: laureato in Giurisprudenza a Bologna, ha superato gli esami di avvocato ed ha frequentato a Roma un corso di Magistratura dedicandosi contemporaneamente a corsi di recitazione, ottenendo alla fine di questo intenso periodo di preparazione un ruolo da protagonista nella fiction "Interno 4" diretta da David Bellini e prodotta per Sky, ed una parte nel film del 1996 "La frontiera" di Franco Giraldi, oltre a spettacoli teatrali sui palcoscenici della sua città di adozione.
Ma come dicevo nell' introduzione, Carmine è un artista vero, completo ed in quanto tale ama l' arte completamente, in ogni sua forma.
Scrive pezzi teatrali, tra le sue passioni possono annoverarsi il disegno e la fumettistica, espressioni d' arte alle quali si applica con costanza e dedizione, ha una preparazione da musicista completo (studi di pianoforte per oiù di dieci anni, suona anche basso, chitarra, violino), Carmine è anche un ottimo cantante (anzi cantautore dato che è lui stesso a scrivere i testi) prima come leader della band bolognese NUXS, dal 2004 come solista...
Che altro posso aggiungere? penso di aver detto abbastanza e spero essere stato il piu' esauriente e corretto possibile!
Di seguito, posto alcuni links per coloro i quali volessero conoscere più approfonditamente il mondo di questo artista giovane, completo e sensibile.

lunedì 29 ottobre 2007

La solitudine di Loredana...


SOLITUDINI

Io che vivo sempre
sola in città,
tra la gente che
corre e non sa perchè...
tra una luce accesa
e un cavalcavia
scivola da sola questa vita...
che non è più mia.
Solitudini
aprono il cuore
a chi non ce l'ha.
Solitudini
danno emozioni
a chi non ne ha.
Ma io non so cos'è
che non va dentro me...
Ma io non so perchè
resto qua sola senza te,
senza te...
Io che vivo sempre
sulla stessa via,
tra vecchi ricordi
e una dolce melodia,
tra i pensieri che
fanno compagnia
spiegano perchè...
io non posso più andare via.
Solitudini
aprono il cuore
a chi non ce l'ha.
Solitudini
danno emozioni
a chi non ne ha.
Ma io non so cos'è
che non va dentro me...
Ma io non so perchè
resto qua sola,
sola senza te,
più senza te...
Solitudini
Solitudini....

Loredana Berte' ha dato in escandescenze. Ieri mattina ha accusato una forte sciatalgia, al punto che il personale dell'albergo che la ospita, l'hotel Aldrovandi ai Parioli, preoccupato, ha chiamato il personale sanitario attraverso il 118. All'arrivo dei medici la cantante si è barricata nella stanza urlando e rifiutandosi di aprire a chiunque:così sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco nel timore che la Bertè, la quale tra le urla minacciava il suicidio, potesse compiere questo gesto estremo. . Data la delicata situazione è così arrivato anche il suo amico di sempre, Renato Zero, che più volte in passato ha tolto Loredana dai guai. Alla fine i Vigili del Fuoco hanno aperto la porta della stanza con la chiave di servizio, un medico l'ha visitata e poi la cantante ha lasciato l'albergo. Tutto chiarito, ma lo spavento è stato tanto...
Tutti più o meno sappiamo chi è Lordana Bertè, tutti conosciamo canzoni come "Sei bellissima", "Non sono una signora", "Il mare d' inverno", la sua storia, i suoi eccessi…ma la Bertè è molto di più che i capricci di una presunta pazza, sempre incazzata con gli altri, col mondo…Loredana è un’ artista vera, che scrive canzoni bellissime, in cui spiega tutto il suo disagio…che non merita la superficialità di un occhio indiscreto, quello nostro, che non può conoscerla davvero, a fondo e senza pregiudizi. Sei stata, sei e sarai sempre una grande…non perderti.

domenica 28 ottobre 2007

Autunno...


Oggi mi sento alquanto stordito...in affanno...sarà che ieri ho fatto le ore piccole, sarà che le ore piccole non hanno aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già non sapessi....o semplicemente sarà il cambiamento d' ora che, come ogni autunno, mi fiacca ogni residua forma di energia...?
Il punto è che in questo periodo più che le energie mi manca soprattutto quella magica certezza che molti di noi hanno...e che si chiama Speranza...
Che fine avrà fatto nel mio caso? che mi abbia abbandonato per tanti anni? e perchè lo avrebbe fatto?...
So solo che vorrei tanto ritrovarla, assieme ad una serenità che, anch' essa...non cè più.

sabato 27 ottobre 2007

Fabrizio De Andrè La canzone dell' Amore perduto


Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

Ci sono giorni come questi in cui mi fermo a pensare...i sentimenti che cambiano, le persone lontane e che mi mancano, quelle che non ci sono più...La mancanza di qualcosa o qualcuno è una costante della mia vita...mi faccio forza, e continuo, affannosamente...ad andare, avanti.

venerdì 26 ottobre 2007

Denise, la madre si incatena, poi viene ricevuta al Quirinale


Oggi è il giorno del settimo compleanno di Denise Pipitone. La madre della bambina scomparsa tre anni fa a Mazara del Vallo (Trapani), ha iniziato una nuova protesta. Piera Maggio si è infatti simbolicamente incatenata a una panchina davanti al Quirinale a Roma e ha iniziato lo sciopero della fame per chiedere di essere ricevuta da esponenti delle istituzioni. Poco dopo la donna è stata ricevuta al Quirinale dal prefetto Ruffo.
Piera Maggio ha chiesto la revisione della legge sui sequestri di persona perché, ha detto "è una legge ridicola in quanto considera il reato non grave.Ho chiesto di sapere che fine ha fatto mia figlia Denise che oggi compie 7 anni e che da tre anni manca da casa" ha detto Piera Maggio dopo essere stata ricevuta al Quirinale per un colloquio con il prefetto Alberto Ruffo, "ho consegnato dei documenti per cercare di rivedere la figura del reato di sequestro di minori che, attualmente, in Italia non esiste, non permettendo quindi agli inquirenti di poter usare misure coercitive contro le persone che commettono questi fatti". La Maggio, al termine dell'incontro, ha annunciato di sospendere lo sciopero della fame in attesa di una risposta concreta da parte delle istituzioni. La mamma della bambina si è detta comunque pronta a nuove azioni se la sua voce non verrà ascoltata. "Fino ad ora non ho avuto nessuna soddisfazione, io oltre alle parole ora vorrei i fatti - ha aggiunto - e spero tanto che mi ascoltino non solo per Denise, perché questa legge vale per tutti i bambini scomparsi. Ho già presentato con il mio legale nel novembre 2006 al ministro di Grazia e Giustizia la stessa identica proposta. Denise oggi è parte di un numero e basta, noi genitori vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri figli. Non si puo' restare nell'oblio per così tanto, troppo tempo". Contemporaneamente, a Mazara del Vallo, il paese di Denise, alcuni bambini della scuola "Luigi Pirandello" hanno organizzato una manifestazione...
Come non potrei ricordare la sfortunata vicenda di questa bimba sfortunata, scomparsa ormai più di tre anni fa...immagino il dolore della mamma, un dolore così profondo da renderla capace di lottare con dignità e coraggio, fino ad oggi, per scoprire la verità sulla figlia, dando al contempo voce a tutti ai troppi bambini che ogni anno spariscono in Italia.

giovedì 25 ottobre 2007

Caso Calipari, prosciolto Lozano


Oggi la terza Corte d’Assise di Roma ha dichiarato il difetto di giurisdizione e disposto il non luogo a procedere per Mario Lozano, l’ex soldato Usa che il 4 marzo 2005 uccise Nicola Calipari a Bagdad. Lozano era imputato per l’omicidio di Calipari e per il tentato omicidio della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena e del maggiore dei carabiniri Andrea Carpani. La decisione è stata presa dal collegio presieduto da Angelo Gargani dopo una camera di consiglio durata più di due ore. Il pronunciamento della Corte ha quindi posto fine al processo a Lozano, mai comparso davanti all’autorità giudiziaria italiana, per omicidio volontario.
La Corte di Assise, in particolare, ha deciso sulla base di un’eccezione sollevata dall’avvocato Alberto Biffani, difensore dell’imputato, il quale rivendicava la carenza di giurisdizione dell’Italia a processare l’ex soldato che il 4 marzo 2005, sulla Irish Route, fece fuoco sulla Toyota che stava conducendo all’aeroporto Nicola Calipari, l’inviata del Manifesto Giuliana Sgrena e l’agente del Sismi Andrea Carpani. La Corte, quindi, ha accolto le argomentazioni dell’avvocato Biffani il quale, tra l’altro, sosteneva il difetto di giurisdizione alla luce dell’adesione dell’Italia ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza secondo la quale tutto il personale della coalizione che opera in Iraq è sottoposto alla giurisdizione dello Stato di invio.
"E' stata premiata l'arroganza americana che non voleva questo processo". Così Giuliana Sgrena, l’inviata del Manifesto ferita il 4 marzo 2005 a Baghdad nella sparatoria culminata nella morte di Nicola Calipari, ha commentato la decisione della terza Corte di Assise di Roma: "È una decisione incredibile e inconcepibile - ha aggiunto la giornalista - non si vuole fare giustizia per Calipari, celebrato come un eroe quando è tornato in Italia in una bara, e sacrificato a biechi fini di diplomazia internazionale. L’ Italia non vuole capire cosa sia successo". "A Lozano non ho nulla da dire - ha concluso Sgrena - vorrei conoscere la verità e solo lui poteva dircela. L’Italia ha perso la sua sovranità"...e come dare torto alla Sgrena?...sarà pur vera la necessarietà del rispetto di leggi, regolamenti, direttive etc etc...ma certo con questa decisione presa, tra l' altro, in contumacia dell' imputato, la terza Corte d' Assise di Roma è riuscita nell' odioso intento di sporcare, uccidere ancora una volta Nicola Calipari, la sua professionalità, la sua dedizione verso lo Stato, la sua memoria...offendendo in maniera insensata e gratuita le persone che lo hanno conosciuto, i suoi colleghi..ma soprattutto la sua famiglia...quanto successo oggi è davvero una vergogna per il nostro paese.

"Il Capo dei Capi" su Canale5 e considerazioni personali...


L' attore palermitano Claudio Gioè è Riina su Canale5: "Storia controversa e complicata. Il clima sul set, però, ha fatto la differenza: è stato davvero straordinario e collaborativo". A parlare è lo stesso Claudio,che interpreta Totò Riina nella fiction Il capo dei capi in sei puntate in onda su Canale5 da giovedì 25 ottobre. Nel cast anche Simona Cavallari e Daniele Liotti (Biagio Schiro,personaggio "inventato" per scopi narrativi di fiction).
Liotti dà il volto a un giovane siciliano che diventa poliziotto e si ribella all'ascesa di Riina a Corleone. "Un'esperienza bellissima sia dal punto di vista artistico che umano", racconta l'attore. "Ho avuto l'opportunità di prendere coscienza dei fatti accaduti, che in precedenza mi avevano solo sfiorato. Mi sono molto emozionato a recitare (con la cadenza siciliana) nelle vesti di Biagio, un personaggio che rimarrà nel mio cuore e che mi ha anche arricchito sotto il profilo professionale ma, soprattutto, sotto quello strettamente personale".
"Mi sono preparato con cura e lavorare con i miei meravigliosi colleghi mi ha aiutato molto", continua Liotti. "Devo ringraziare anche la troupe e le maestranze che hanno lavorato in modo incredibile. Silenzio e rispetto hanno poi accompagnato ogni scena del film". Sono molti i momenti toccanti della storia. Gioè ne ricorda uno in particolare:"Quando abbiamo dovuto gioire, da mafiosi, nella scena dell'annuncio della morte di Falcone un brivido ci è corso lungo la schiena, non è stato facile".
Liotti ha ancora davanti agli occhi la scena con l' attrice Simona Cavallari (Teresa, già nota ai più attenti soprattutto per la sua partecipazione allo sceneggiato "La Piovra 4", diretta da Luigi Perelli). Liotti racconta "Mi è rimasta ancora impressa. Teresa non vuole sposare Biagio perché ha fatto la scelta di combattere la mafia e lo addita come sbirro. Il momento drammatico era forte ed alcune persone dello staff che hanno assistito alla scena hanno applaudito istintivamente. E' stato emozionante". L'intenzione è quella di raccontare e "provare a comprendere la quotidiana banalità del male, ma anche la sua profonda capacità di seduzione, comunque sempre facendo attenzione a che questa non diventi per il pubblico una fascinazione". Così Claudio Fava racconta la fiction dedicata alla storia, l'ascesa e la caduta di Riina prodotta dalla Taodue per Mediaset. Fava è autore della serie con Stefano Bises, Domenico Starnone e con la collaborazione di Attilio Bolzoni e Giuseppe D'Avanzo...
Quanto riportato sopra mi porta a svariate considerazioni, le quali si riassumono emblematicamente in una notizia appresa da poco, riguardante un fatto di cronaca "nera" che vede protagonista la mia città, Catania....infatti giusto ieri la Procura ha fatto luce su un caso di "lupara bianca, avvenuto nell'89, individuando movente e sicari dell'omicidio. A diciotto anni dalla scomparsa di un ventenne sono stati arrestati i presunti esecutori del delitto, anche se il cadavere della vittima non è stato ancora trovato. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla squadra mobile della Questura di Catania, che ha svolto le indagini. Secondo quanto si è appreso l'omicidio sarebbe maturato nell'ambito di ambienti della criminalità organizzata. Aveva deciso di collaborare con la giustizia e per questo il suo clan ne decise l'eliminazione. Non sapendo dove si nascondesse, la cosca utilizzò la madre e la sorella per scovarlo e convincerlo ad uscire di casa. È la dinamica dell'uccisione di Sebastiano Mazzeo, nipote del boss Santo Mazzei, capo della 'famiglia' dei Carcagnusi di Catania, assassinato a ventuno anni nel 1989 dai suoi stessi affiliati...come dire quando la realtà supera, tristemente...la fantasia, seppur verosimile, delle storie raccontate sui libri, viste in televisione...purtroppo.

mercoledì 24 ottobre 2007

Il PRIMO e STORICO post :-)

Innanzitutto...ciao a tutti!.
E' la prima volta che mi avventuro in un impresa del genere...il perchè?...chissà...

Forse la voglia di lasciare un segno della mia presenza, della mia vita e delle sue vicissitudini, belle e brutte...

Ancora...può trattarsi del voler condividere con gli alitri, conosciuti e no, la mia quotidianità fatta di tante cose...cose semplici eppure straordinarie...

Infine...la volontà di raccontare quanto è importante, bello avere opinioni, confrontarsi, innamorarsi, litigare...adesso il difficile sarà riuscire a tradurre queste volontà in un blog...nel MIO blog, finalmente!

Un bacio!