domenica 3 agosto 2008

considerazioni domenicali..

è domenica, la fine di una settimana e giorno precedente l' inizio di una nuova...un pò diversa forse, ma uguale alle altre, ahimè mi sa...diversa perchè per qualche tempo cambierò location (ho casa a Lipari e per qualche tempo me ne starò alle Eolie), uguale perchè in fondo pensieri, parole, opere ed omissioni...saranno quelli di sempre.
diciamo pure che stamane debbo per forza essere sceso dal letto col piede sinistro: non possono esserci altre spiegazioni a questo catastrofico inizio di giornata...che i giochi abbiano inizio!
per prima cosa ho dovuto combattere (mancava poco per lo scontro fisico) con mia madre: persona veramente speciale ma con un grosso difetto...quello di considerarmi una specie di pupazzo, marionetta, appendice, prolungamento (altri sinonimi non mi vengono in mente per ora)...vi chiederete il perchè dell' evidente ridondanza di questi sinonimi (tutti meritati e calzanti, vi assicuro)...è presto detto...mia madre ha deciso di partire.
partire ovviamente avvisandomi a cosa fatte della decisione, partire senza considerare la mia opinione, dandola per scontato, evidentemente considerandola superflua....ma a casa mia vige la regola del mondo alla rovescia, quindi l' aver perso ore ed ore della mattinata a spiegarle le mie ragioni non è servito a nient'altro che infonderle la certezza di avere un figlio stronzo giusto perchè pensante.
seconda cosa?...meglio dovrei dire persona..di questa persona, per ovvi motivi di privacy, mi limiterò a scriverne una lettera del nome di battesimo:R.
il caro R. adora complicarmi ulteriormente (e ci riesce benissimo, ve l' assicuro) la mia già perigliosa vita: E. è un caro ragazzo metrosexual (così scrivrebbero sulle riviste che ama tanto leggere) - pur abitante nella provincia della mia città - con molti pregi (gli riconosco intelligenza, acume, ironia e tante altre belle cose) ma con due terribili, ingombranti, immarcescibili: l' autoreferenzialità (sfociante in un egoismo evidente) e l' innata capacità di stare nel posto sbagliato (e dire le cose sbagliate) nel momento meno opportuno.
questo caro/losco figuro si diverte (senza accorersene neanche dato il difettonumero 1) a crearmi problemi quotidiani, scompensi a iosa e pensieri poco piacevoli...così ho deciso di essergli amico in maniera diversa, piu' distaccata, fredda forse...ma lui, come al solito non capisce, piange lacrime di coccodrillo sul latte versato, poi si offende e così ritorna al punto di partenza...
il mio futuro?e chi lo sa...non ho diritto neanche ad una camera da letto mia per rispettare le "giuste" esigenze di coppie "regolari"...è giusto, chi sono io?che diritti ho?che cosa sono?cosa merito?che ci faccio qui?
e devo partire............ed arriverà la sera.